Telefonos, Santillana del Mar

Time machine

Quando viaggi e ti accorgi che sopra la porta di un negozio di souvenir è stata restaurata l’insegna del locale che ospitava i telefoni pubblici. Chiaramente in un borgo antico con tutto chiuso, sembra di essere tornati sul serio indietro nel tempo. Sicuramente non sarebbe stato chiuso a quell’ora…

Telefonos, Santillana del Mar
Telefonos, Santillana del Mar

Festa di fine estate 2013 Subbiano – Canon 40mm pancake

Corteggio Musici Arezzo
Corteggio Musici Arezzo

Come ogni anno assisto al corteggio storico della festa di fine estate di Subbiano. Quest’anno ho voluto sperimentare il mio nuovo 40 mm f/2.8 STM. Mi colpisce la precisione della lente nonostante la luce molto piatta che c’era. I colori sono sufficientemente vividi e nonostante questo l’immagine è ben definita e morbida dando un senso di naturalezza notevole.

Landini Testacalda
Landini Testacalda

Anche in questa situazione di basso contrasto sono riuscito a ottenere una foto ben definita e piacevole nonostante i colori non siano proprio vibranti. Certo la scena non offriva chissà quali colori vividi e scintillanti.

Botto d'inizio
Botto d’inizio

Ma le sorprese più grandi me le hanno riservate i fuochi d’artificio di sera. Il botto d’inizio mi ha proprio sorpreso, non avrei mai immaginato che si impressionasse in questo modo. 🙂

Fuochi d'artificio
Fuochi d’artificio

E’ da tanto tempo che cerco di fare le foto ai fuochi d’artificio. L’estate scorsa ho affinato la tecnica ma non ero proprio contento del risultato mentre quest’anno direi che ci siamo.

Fuochi d'artificio
Fuochi d’artificio

L’unico problema è che di foto utilizzabili non ce ne sono tantissime perché non è dato sapere a priori a che altezza esploderà. Quindi una volta stabilita un’altezza e un campo inquadrato che si reputano opportuni, è facile che un fuoco d’artificio esploda a bordo fotogramma e quindi poi la foto sia inutilizzabile.

Fuochi d'artificio
Fuochi d’artificio

Ma nonostante tutto è possibile comunque salvare qualcosa dalla serata.

Fuochi d'artificio
Fuochi d’artificio

E la resa cromatica della lente a piena apertura di notte mi ha una volta di più lasciato senza parole. Se si pensa che il prezzo non ha nemmeno raggiunto i 200€.

Chiaro di Luna – Moonlight Time Lapse Full HD

Una sera di fine estate in liguria quando la brezza di terra inizia a sospingere cumuli bassi in cielo verso il mare. La luna riesce a spingere i suoi raggi fino a lambire il mare calmo di una serata tranquilla.
E’ possibile vedere in basso a sinistra una barca di pescatori che pescano con le lampade, una così detta “Lampara”.
Una stella (vista l’ora, la posizione e il periodo dell’anno probabilmente è Antares) fa capolino tra le nubi e sembra giocare a nascondino con la luna.

Dati del lavoro:

  • Canon Eos 1100D + EF 20-35 f/3,5-4,5.
  • 20 mm f/3,5 1/2s 3200 iso
  • 1 scatto ogni 5 secondi, 760 fotogrammi @25fps
  • Accelerazione temporale: 125x

Uluru, Ayers Rock

Sin da quando ho visto la prima foto di Uluru sul libro di geografia alle medie, mi sono convinto che un giorno o l’altro sarei andato a vederlo.
Le aspettative erano grandiose e non sono state per niente deluse. Avevo talmente mitizzato questa formazione che dall’aereo l’ho vista anche se non era la formazione giusta.

Uluru o miraggio?
Uluru o miraggio?

Quando si atterra all’aeroporto di Ayers Rock, se si è seduti a Sinistra si gode della vista di Uluru che sporge dalle strutture aeroportuali mente l’aereo atterra e si muove sulla pista. In ogni caso è possibile vedere la formazione anche dal lato destro ma solo in fase di allineamento alla pista prima della discesa.
Il mio consiglio, se si vuole vedere Ayers Rock e King’s Canyon con la valle del vento è di noleggiare una macchina.
Se si forzano i tempi è possibile arrivare il primo giorno, prendere l’auto in aeroporto, andare a posare i bagagli in albergo, vedere la sera stessa il tramonto su Uluru, svegliarsi prestissimo la mattina (checkout e bagagli in macchina) vedere l’alba su uluru, visitare un pochino i dintorni, pranzare e andare a prendere l’aereo. In meno di 48 ore. Visti i costi delle escursioni, noleggiare una macchina piccola (non serve il 4×4 in nessun caso per vedere Ayers Rock) è più economico di fare le visite guidate.

Sulla strada per Ayers Rock
Sulla strada per Ayers Rock

L’impressione che si ha vedendo spuntare Ayers Rock mentre ci si avvicina è semplicemente grandiosa. Veder spuntare dal nulla questa formazione è proprio speciale.
Il mio consiglio è quello comunque di non perdersi il tramonto e l’alba e soprattutto di non fuggire prima che siano comparse le stelle (stando attenti a non rimanere chiusi nel parco) perché lo spettacolo che offre la natura in questo punto è qualcosa di meraviglioso.

Dopo il tramonto, le stelle su Uluru
Dopo il tramonto, le stelle su Uluru
Croce del Sud
Croce del Sud
Le stelle prima dell'alba
Le stelle prima dell'alba
Foto di gruppo prima di avvicinarsi
Foto di gruppo prima di avvicinarsi

Uluru da lontano è proprio incredibile ma da vicino si capisce perché gli aborigeni attribuissero a quel luogo attributi magici e trascendenti. Sembra di entrare in un’altra dimensione.

Il colore della roccia e del terreno
Il colore della roccia e del terreno

Esiste un luogo particolare, per vedere il quale si cammina per qualche centinaio di metri in un piccolo canyon nella formazione fino a raggiungere una pozza d’acqua che scende per ruscellamento per giorni dopo la pioggia e forma una pozza d’acqua che serviva sia per bere che per la caccia. Infatti, essendo l’unica fonte d’acqua accessibile in un territorio molto vasto, gli animali si spingevano spesso per abberverarsi e si inserivano in una trappola naturale nella quale era molto facile catturarli.

L'acqua che cade nella pozza in Uluru
L'acqua che cade nella pozza in Uluru

Vicino all’inizio del percorso che porta alla pozza d’acqua, si trova una caverna che porta la testimonianza del passaggio delle popolazioni aborigene con dipinti rupestri che lasciano a bocca aperta.

Dipinti rupestri aborigeni
Dipinti rupestri aborigeni

Ma come tutti i viaggi, finiscono e così ho voluto dare un ultimo saluto ad Ayers Rock, anche se per me è solo Uluru.

Un ultimo saluto prima di partire
Un ultimo saluto prima di partire

Sydney by Night

Qualche scatto di Sydney di notte, alcune sono pose lunghe, altre sono foto istantanee.

Panorama di Sydney dal Taronga Zoo
Panorama di Sydney dal Taronga Zoo

Sydney Opera House
Sydney Opera House

Sydney Opera House
Sydney Opera House

Il mare, impetuoso al tramonto...
Il mare, impetuoso al tramonto...

Opera House By Night
Opera House By Night

Sydney Harbour Bridge by night
Sydney Harbour Bridge by night

Sydney Opera House
Sydney Opera House

Circular Quay by Night
Circular Quay by Night

Cockle Bay by night
Cockle Bay by night

Cockle Bay
Cockle Bay

Fontana al Cockle Bay
Fontana al Cockle Bay

Fontana al Cockle Bay
Fontana al Cockle Bay

Buenos Aires, parte 1

Una grande città con ritmi più rilassati rispetto alle nostre città europee, per certi versi più moderna per altri meno. Per la prima volta mi imbatto in strade con sette corsie per senso di marcia che vengono anche in parte riassegnate durante la giornata tramite apposite segnalazioni in modo da facilitare l’ingresso o l’uscita dei veicoli negli orari di punta.
Arrivando dall’aeroporto internazionale si passa su una strada a grande scorrimento e subito una serie di dettagli iniziano a far capire che mi trovo in un mondo distante, ma non troppo, dal nostro.

Vietato attraversare
Vietato attraversare

Leggendo sulla guida prima della partenza avevo scoperto del Gauchito Gill, figura molto amata in Argentina, una sorta di Robin Hood locale. A lui viene anche attribuito un miracolo post mortem. Per maggiori informazioni, leggi qui.
Gracias Gauchito Gill
Gracias Gauchito Gill

Nella zona che porta dall’aeroporto internazionale all’avenida 4 Julio (strada principale di Buenos Aires) ci sono posti in cui comprare un appartamento costa meno che cambiare automobile da quanto la crisi ha colpito duramente l’Argentina. Nonostante questo ci sono zone di Buenos Aires più alla moda in cui gli immobili costano più che in centro a Milano.
Una cosa che colpisce di Buenos Aires e dell’Argentina in genere è l’economicità del cibo e l’abbondanza delle loro porzioni. Viene servita tantissima carne e al 90% manzo, il pesce è raro e più costoso. Gente del posto dice di mangiare manzo 6 volte la settimana ben sapendo che è un’abitudine non troppo sana ma che a loro piace così. Dopo un pranzo in cui ci si scontra con le porzioni argentine, ci vuole un caffè, dichiarato caffè italiano. Inutile dire che chi ama il caffè all’estero un po’ è già rassegnato a berlo cattivo ma con tutta l’immigrazione italiana in Argentina mi sarei aspettato qualcosa di meglio soprattutto per la vicinanza con il Brasile e quindi la disponibilità di miscele buone.
Caffè italiano in Argentina
Caffè italiano in Argentina

Per familiarizzare un po’ con la città e le sue abitudini, la guida ci porta a vedere una Tanghéra (dove professionisti ballano il tango mentre il pubblico può mangiare al contrario della Milonga dove la gente va per ballare il tango) in un momento in cui non c’è lo spettacolo ma per farci vedere la Ventana, una delle più famose della città. Il posto è proprio bello, si entra in momenti senza spettacoli perché per apprezzare lo stile del posto è meglio per via dell’illuminazione. Andare con una guida in un posto come Buenos Aires vuol dire non fare fila da nessuna parte perché gli argentini sono molto socievoli e si fanno favori a vicenda, quindi con due chiacchiere, si ottiene subito l’ingresso in un posto oppure dare un’occhiata senza fermarsi per pranzo.
La Ventana
La Ventana

La cantina della Ventana
La cantina della Ventana

Nel quartiere de La Boca si trova, oltre a “La Bombonera”, “el caminito” quartiere molto caratteristico di case dipinte di diversi colori, tutte in legno, ricostruite nel 1950 da un progetto del pittore Benito Quinquéla Martin traendo spunto dalle case dei primi immigrati del posto. Egli trasformò una zona caratterizzata da un forte degrado in un museo all’aperto.
El Caminito
El Caminito

Benito Quinquéla Martin
Benito Quinquéla Martin

Una visita al Caffè Tortoni per merenda è d’obbligo e lo testimonia la fila che si trova fuori. Il locale è proprio bello e l’atmosfera è proprio rilassante. In questo posto si ritrovavano gli intellettuali.
Caffè Tortoni
Caffè Tortoni

La giornata volge quasi al termine e il tramonto dalla terrazza dell’albergo offre una vista d’insieme di quello che è il carattere della città, grande senza piano regolatore (si vede nella differenza enorme di altezza degli edifici anche adiacenti) ma molto tranquilla.
Avenida 4 de Julio
Avenida 4 de Julio

Il 26 luglio 2011 sono stati inaugurati due ritratti di Evita Peron su due delle facciate del palazzo per lo sviluppo economico in Buenos Aires, proprio sull’Avenida 4 de Julio per celebrare l’anniversario della sua morte avvenuta nel 1952.
Evita Peron
Evita Peron

Infine non poteva mancare la visita alla Casa Rosada, sede del potere esecutivo della repubblica argentina, illuminata dalla luce rosa.
Casa Rosada
Casa Rosada