Un tram al bacio

Un tram al bacio

Un tram al bacio è un iniziativa che mi ha incuriosito vista qui alla quale ho voluto partecipare.

Un tram al bacio
Un tram al bacio

L’iniziativa “Un tram al bacio” consiste in un giro di circa 1 ora e mezza su una vettura completamente restaurata nel suo splendore originale (qualche modernità c’era nell’impianto elettrico, specialmente negli interruttori sezionali vicino al conducente ma immagino per motivi di sicurezza) con una guida del Touring Club Italiano che racconta peculiarità, storia, architettura e curiosità dei luoghi del percorso.

Da quello che mi è sembrato di capire dai discorsi tra gli organizzatori, un tram al bacio non fa sempre lo stesso percorso perché dipende dal tramviere cosa possa o meno fare in quel frangente.

Il centro, l’arco della pace, i navigli, la cerchia dei bastioni, i tre broletti di Milano, le vie dei mestieri, la darsena, piazza Fontana, con sosta per visita a piedi al Duomo e tanto altro ancora.

Le discussioni su come erano le cose in passato, sul mestiere del Tramviere che assieme a quello del Ghisa erano i mestieri più rispettabili della milano che era… Le soste continue per manovrare gli scambi con l’asticella in dotazione, le dissertazioni su quando c’era la “perteghétta”.

Un tram al bacio è un’iniziativa di un progetto più ampio che purtroppo è legato ad expo. Dico purtroppo perché iniziative del genere dovrebbero essere presenti a prescindere da un’esposizione universale perché la scoperta di ciò che ci circonda, nel quotidiano, è la parte più difficile in quanto posti che si vedono tutti i giorni vengono dati per scontati e spesso si perdono nella memoria degli abitanti tutti i fatti e le curiosità che una guida professionista può farti conoscere.

Insomma, molto interessante anche se sarebbe bello che iniziative del genere ci fossero sempre. Un’unica osservazione. Fosse stata a fine settembre sarei stato più contento visto che nel 1928 non esisteva l’aria condizionata sul tram e con i 34 gradi all’ombra del 23 luglio 2015 il bisogno si sentiva tanto.

Estate, caldo, sole

Estate, caldo, sole

Estate. C’è chi la aspetta tutto l’anno, io invece aspetto solo il momento in cui si torna costantemente sotto i 26°C. Purtroppo non ce la faccio con il caldo. Sembra assurdo ai più ma a me l’estate non piace. Preferisco di gran lunga l’autunno come stagione perché. da appassionato di fotografia, i colori sono più vivi, esistono situazioni di luce più tenui di un’illuminazione secca che non da tregua, tornano i mezzi toni e torna ad essere possibile giocare con i mezzi toni.

Estate, caldo, sole
Estate, caldo, sole

Questa fotografia risale al giorno 11 giugno 2015 ed è uno di quei momenti da prendere quando arrivano perché 2 minuti prima e due minuti dopo non sarebbe stato più possibile effettuare questo scatto. Estate vuol sicuramente dire giornate più lunghe, più facilità a fare uscite, gite e quant’altro ma per me l’estate è anche quel momento in cui fa caldo, fa caldo, fa caldo e ancora fa caldo. Alle volte solo pensare di fare qualcosa è sconvolgente. Quando arriva settembre torna la voglia di fare, l’energia per girare e soprattutto meno folla nelle località delle gite.

L’estate è la stagione che porta le zanzare, le lunghe notti insonni sperando in un alito d’aria oppure i lunghi giorni doloranti se decidi di dormire con l’aria condizionata accesa.

Non vedo l’ora che il 23 settembre porti con se le foglie gialle, il fresco le giornate più corte, le prime nebbie nelle risaie e gli stormi migratori. Con l’autunno continuerà la frequenza di aggiornamento di questo spazio fiaccata dall’iperlavoro che porta l’ansia di andare al mare e di chiudere tutto.

P.S. ancora 63 giorni e l’estate è finita!