Un breve lasso di tempo in cui il cielo si inizia a rasserenare prima del tramonto e dell'oscurità.

Tramonto sull’appennino toscano, Catenaia

Uno scatto veloce, dopo una giornata uggiosa, nel breve lasso di tempo tra il cielo che inizia a rasserenarsi e il calare dell’oscurità. Trattasi di quel momento di imbrunire, prima del tramonto, quando i colori iniziano a cambiare e tutta l’ambiente assume toni rosati, caldi prima dell’accendersi completamente con quei colori infuocati tipici proprio del tramonto.

Prima del tramonto, l'imbrunire.
Un breve lasso di tempo in cui il cielo si inizia a rasserenare prima del tramonto e dell’oscurità.

Dalla strada verso l’alpe di Catenaia guardando verso Arezzo si può ammirare questo scorcio che mostra quasi completamente un ambiente non edificato salvo qualche piccola eccezione, paesaggio che in alcune condizioni, come al tramonto, non manca di mostrare qualche spettacolo o immagine emozionante.

Inondazione Lambro

Inondazione Parco Lambro 13 novembre 2014

Inondazione Parco Lambro, breve resoconto fotografico.

Propongo una serie di scatti, volutamente delle  istantanee per trasmettere il più possibile il sentimento dello scampato pericolo (inondazione Parco Lambro).

Volutamente la galleria carica in ordine casuale ogni volta perché vuole essere solamente una galleria e non un reportage.

E’ impressionante vedere quanto velocemente un fiume può modificare il suo comportamento abituale e invadere spazi che normalmente vengono considerati sicuri.

Queste emergenze sono sempre più frequenti e c’è da domandarsi quanto l’uomo sia responsabile e quanto sia un normale evolversi del clima.

In quasi 10 anni a Milano, per la prima volta vedo il Lambro minaccioso nel Quartiere Feltre tanto da invadere la strada sotto la tangenziale, prima della rotonda del cimitero di Lambrate.

Dopo il giro nel parco restituito dal fiume all’uso comune la sensazione è di scampato pericolo.

In fondo il fiume ha fatto pochi danni, tutto sommato non scorre poi così veloce e fortunatamente il piano regolatore non ha mai permesso troppe costruzioni così a ridosso del fiume.

Fortunatamente le previsioni si sono rilevate corrette come indicato qui.

Se qualcuno volesse usare queste foto deve solamente chiedere, comunicarmi dove verranno pubblicate, a patto che venga citato questo spazio e non vengano rimossi i miei marchi.

Si possono tranquillamente usare i bottoni qui sotto per la condivisione.

Potete scrivermi dalla pagina “contattami” per qualsiasi informazione o per l’utilizzo delle immagini o per averne a maggior risoluzione.

Un albero cresce su un muro diroccato

L’infinito

Citazione leopardiana. Devo dire che tutte le volte in cui mi trovo nella situazione in cui c’è qualcosa che nasconde, fa intravedere spazi più ampi, mi viene in mente questo canto di Leopardi. E sorrido. E la mente vaga.

Un albero cresce su un muro diroccato
E la Natura che si dimostra più forte dell’uomo, l’albero che cresce in un posto improbabile.

E in quest’epoca di colori sparati, immagini ipernitide, spesso rese ipernitide ad arte, mi diletto a esprimere una malinconia, di cosa non si sa, con un pallido tramonto e una luce piatta su un soggetto che già di suo è malinconico.

Licheni

Licheni, Donostia, San Sebastian

In visita al Cristo di San Sebastian, in cima al monte Urgull, nonostante la vicinanza al mare il clima evidentemente permette la formazione di licheni. Il contrasto cromatico è molto bello nonostante la luce piatta data dalla vegetazione fitta.

Licheni
Licheni su una massicciata di contenimento della statua del Cristo di San Sebastian, in cima al monte Urgull
Donostian, txakur

Donostian, Txakur (Cane a San Sebastian)

Sì perché non si può non usare i nomi baschi nelle terre basche. Come non potevo non scattare questa foto.
La padrona tiene in braccio il cane come per proteggerlo guardando incuriosita in spiaggia un tizio che scriveva cose incomprensibili sulla sabbia lasciata libera dalla bassa marea.

Donostian, txakur
Cane basco a San Sebastian in braccio alla sua padrona.

Non sono tipo che si fa intenerire facilmente ma diciamo che questa scena mi ha trasmesso un qualcosa che ci si avvicina.

Fulmine con arcobaleno

Fulmine con arcobaleno

Potevo sperare che fosse anche a centro fotogramma? Sono anni che do la caccia ai fulimini e mi trovo sempre robette in pieno giorno, con tantissima luce, ecc…
Qui c’era anche l’arcobaleno. Doppio.

Fulmine con arcobaleno
Un temporale in zona montuosa sull’appennino casentinese. Compare l’arcobaleno e poco dopo riesco a immortalare anche il fulmine!
Tigre

Wild Life

Oh, caspita!

Suricato
Sguardo intenso di un suricato che probabilmente cerca di capire cosa sto facendo

Oh, caspita, caspita, caspita, caspita, caspita!

Tigre
Ti ho visto!

Non ti muovere… calmo… 😛

Lucchetto gelato

Inverno, dove sei?

Sebbene in città l’inverno non si sia quasi sentito, qua e là ha fatto sentire più che altre volte la sua presenza.

Queste fotografie sono state scattare a Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo il primo dell’anno.

Fondovalle gelato
Dopo le copiose nevicate e un freddo intenso, il fondo valle si presentava coperto di una coltre bianca ininterrotta.

Camminando a fondo valle domandandosi se sarebbero durate di più le batterie della reflex con -8°C oppure le mie dita, per immortalare un paesaggio spettacolare, insolito anche per posti di montagna dove nevica tutti gli anni.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

I rami spogli degli alberi che di solito si stagliano con gran contrasto contro il cielo chiaro, sono quasi resi invisibili dal ghiaccio che li ricopre quasi completamente.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

Non è neve depositata, bensì ghiaccio che li ha ricoperti poco alla volta causato dal depositarsi dell’umidità atmosferica a temperature molto sotto lo zero.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

Il ghiaccio ricopre qualsiasi superficie, inclusi i cavi di un viadotto elettrico.

Il gelo ovunque
Il ghiaccio cristallizza su qualunque superficie che faccia da nucleo di condensazione, come su tutti i componenti di questo punto di sezionamento della rete elettrica.

Le cancellate. E’ affascinante vedere quanto sia ordinata la struttura cristallina del ghiaccio che si forma in cristalli per via dell’umidità atmosferica.

Il gelo ovunque
Il ghiaccio che si è formato su questa cancellata quasi ne nasconde la struttura in ferro battuto, formando dei cristalli perfetti che quasi coprono completamente tutta la cancellata.

I colori del tramonto si riflettono sul ghiaccio che ricopre tutto.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

Tutto bianco, tutto candido e tutto gelato.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

La piscina all’aperto chiusa per la stagione fredda. Ho idea che comunque prima del disgelo sia difficile aprire.

Lucchetto gelato
Il lucchetto che chiude la piscina all’aperto di Santa Maria Maggiore. D’inverno.

Nonostante il tanto freddo, camminare sulla neve ha sempre il suo fascino.