Natura in città

Dopo tanti giorni a non uscire di casa, ora che è permesso, mi concedo un giro tutte le mattine al parco, mi permette di fare circa 5000 passi (sono la metà di quanto consigliato ma sempre meglio di niente).

Durante questi giri, mi porto la mia fidata reflex, in versione compatta, con un teleobiettivo già montato. So che l’attività fotografica è considerata attività ludica, ma mi concedo 5 minuti di fotografie seduto in un posto isolato, in riva a uno stagno che è ciò che rimane dello straripamento del Lambro del 13 novembre 2014.

Equivale a fermarsi a prendere fiato su una panchina e, in genere, nessuno si avventura fino a lì perché scomodo.

Una colonia di nutrie è sempre esistita al parco Lambro ma, con il prosciugarsi della pozza e con il riaffiorare di alberi ormai morti, hanno trovato una posizione per poltrire al sole e riparata da occhi indiscreti.

Nel giro di poco ho visto una Garzetta, una Nitticora (femmina) e delle gallinelle d’acqua. Questa pozza d’acqua pullula di vita e sembra che ci siano numerose carpe che ogni tanto sporgono quando arrivano in punti in cui la superficie è troppo bassa.

Ho notato anche dei parrocchetti che volavano in gruppo e addirittura quello che sembra essere a tutti gli effetti un cormorano anche se non ne sono certo al 100% visto che le condizioni di luce non erano delle migliori e quindi la foto non è nitidissima, ma vedendo le foto in rete sembra proprio lui. Anche se dei pappagalli in Milano si trovano diverse menzioni in rete, cercando conferme di altri avvistamenti di cormorani ho scoperto che esiste un ristorante con quel nome e nient’altro.

Freddo

Milano, a spasso per il centro

Milano, una mattina di gennaio

Metti insieme, un sabato mattina, una passione che si sta risvegliando di prepotenza, Milano, due nuovi amici, una luce strana e il cielo sereno… E cosa ottieni? Milano è sempre bella!

Castello Sforzesco di Milano
Castello Sforzesco

L’appuntamento è in Duomo, ma la gente, la luce, inizio a fare qualche prova che non mi convince, mi dedico a fare qualche ritratto e poco più. Quando arriviamo al castello è quasi deserto (e vivendo a Milano non mi è mai capitato) e non posso farmi sfuggire l’occasione, specialmente di giocare un pochino con la fontana.

La fontana e la torre del Filarete a Milano
La fontana e la torre del Filarete

Questa fontana onestamente non riserva nulla di particolarmente artistico ma offre una sorta di potezione al castello, come una cortina che lo nasconda alla vista parzialmente lasciando intravedere che dietro c’è qualcosa che val la pena visitare. Invoglia il visitatore di Milano a soffermarsi, osservare e voler passare oltre.

 

Piazza d'armi del castello sforzesco, Milano
Piazza d’armi

Le poche persone presenti all’interno del castello non disturbano la mia voglia di immagini pulite e posti deserti. Ma vivendo a Milano un po’ ci ho fatto il callo. Purtroppo non è che si possa pretendere di avere la città tutta per sé anche se è un sogno nel cassetto, anche solo per qualche ora.

 

La tipica foschia a Milano
La tipica foschia milanese

La foschia è una costante in tutte le foto scattate in questa città, ci si deve fare l’abitudine. Ogni tanto si trova anche il modo di valorizzarla, facendola entrare di diritto come soggetto in qualche scatto.

Freddo
Freddo

Nonostante l’inverno per nulla rigido fino a qualche tempo fa, e non particolarmente rigido ora, mi ha sorpreso trovare ghiacciata questa vasca d’acqua. Sin dalla mia prima visita di Milano (avevo credo 7 anni) questo punto del castello sforzesco mi ha suscitato il desiderio di scattare una foto. Tutt’ora ne ignoro il motivo. Oggi cercavo le simmetrie e le geometrie di questo scorcio così particolare di uno dei luoghi più significativi di Milano.

Banca Mutua e galleria Liberty

Anghiari, semplicemente incantevole.

Anghiari è una città adagiata su una forte pendenza, ricca di storia e cultura. Non mi soffermerò né sulla battaglia né su notizie storiche e architettoniche ma semplicemente cercherò di riassumere in pochi scatti ciò che della città mi ha colpito.

La discesa di Anghiari
La discesa di Anghiari

Si può arrivare da Anghiari da più direzioni ma ritengo che arrivarci dall’alto (e non perché provengo sempre dalla strada di Catenaia) sia ancor più suggestivo in quanto dalla piana si perderebbe un gioco prospettico che mi piace molto. Dalla cima della discesa al fondo della piana la strada è dritta come un fuso. Questo crea nell’osservatore un senso di stupore e appaga certamente la vista.

Se non siete molto abili alla guida sconsiglio vivamente di percorrere la strada, solo in discesa, ma usare la circonvallazione meno ripida.

La discesa di Anghiari
La discesa di Anghiari

Le foto qui presenti mostrano Anghiari in un momento di stop al traffico. Come si può intuire dall’immagine la strada è molto trafficata. Solitamente si può parcheggiare al bordo strada e quindi è difficile poter passeggiarci liberamente per fare queste foto se non in occasione di feste con mercato come in questo caso per il 25 aprile.

Santa Maria Maddalena
Santa Maria Maddalena

La chiesetta di Santa Maria Maddalena di Anghiari è per me uno di quegli appuntamenti fissi, il link precedente porta a un’altra mia foto, in periodo invernale, con pochissima luce e contiene indicazioni sulla chiesetta. La prima volta che ci sono entrato è stato quasi per caso e non sospettavo che ci fosse una chiesetta così raccolta e antica entrando da quella porta seminascosta lungo le case sulla discesa.

Banca Mutua e galleria Liberty
Banca Mutua e galleria Liberty

Un altro punto fisso delle mie visite ad Anghiari è questo scorcio, ritengo che l’insegna che recita “Banca Mutua Popolare Aretina” sia una piccola opera d’arte anche con la lampada e il suo sostegno ad angolo. Più in là la galleria nel magnifico stile Liberty che sicuramente merita un’occhiata. Purtroppo normalmente è passaggio abituale del traffico automobilistico quindi non è facile perdersi in osservazioni approfondite. Da questo punto, dove c’è una piazza con un bronzo di Garibaldi che guarda Roma, si può accedere al cuore della vecchia Anghiari.

Le vie di Anghiari
Le vie di Anghiari

Passeggiando per Anghiari, tra tutti i saliscendi, non si può che guardarsi in giro, passeggiare con il naso all’insù e godersi lo stile tipico di questa città che conserva il suo antico splendore.

Dopo un po’ di gironzolare per Anghiari, trovo una parata in costume, con tanto di musici e dipendente comunale in giacca del vestito e pantaloni catarifrangenti che gira attorno ai musici scandendo il tempo come fosse il direttore d’orchestra con le dita. Più tardi lo trovo con un panino con la porchetta più grande di lui. Favoloso.

La parata del 25 aprile
La parata del 25 aprile

Rimangono scorci di cui non ho pubblicato foto che forse sono ancora più graziosi di quanto finora presentato. Anghiari merita sicuramente una visita.

Santuario della B.V. della Misericordia di Castelleone

Una gita a… Cremona.

Cremona è la città del torrone e dei luitai, abbastanza vicina a Milano per poterci andare in mattinata a fare un giro.

Finalmente in possesso di una DSLR Full Frame, piove, due giorni brutti e poi, sabato mattina, sembra che tutto regga, quindi decidiamo di prendere ed andare in un posto nuovo. La scelta cade su Cremona.

Santuario della B.V. della Misericordia di Castelleone
Santuario della B.V. della Misericordia di Castelleone

Procedendo sulla statale che da Paullo va vero Cremona, si vede una chiesa molto interessante stilisticamente e decido di fermarci a fare qualche foto. Ci troviamo già in provincia di Cremona, a Castelleone e la chiesa merita molto ma ho preferito usarla come sfondo.

Dente di leone
Dente di leone

La tentazione di tornare bambini è forte e giochiamo con un dente di leone…

Raggiunta Cremona arriviamo in pieno mercato che è proprio in centro di fronte alla cattedrale.

Cattedrale di Cremona
Cattedrale di Cremona

La cattedrale di Cremona con la torre campanaria e l’orologio astronomico. Si intravede il battistero. La facciata ricoperta di marmo è graziosa e molto elegante e gli interni sono meritevoli di una visita approfondita.

Interno della cattedrale di CremonaInterno della cattedrale di Cremona
Interno della cattedrale di Cremona

Il sole filtra dalle finestre superiori di uno dei transetti della cattedrale di Cremona. Molto belli gli affreschi e la cattedrale con pianta a croce greca.

Estro creativo
Estro creativo

Concludo con un estro creativo di prospettiva enfatizzata dalla focale corta e dal pieno formato.

Tutte le foto in questo post sono state realizzate con un 20mm e una reflex full frame. La possibilità di usare un formato maggiore permette di contenere le deformazioni delle lenti a parità di area inquadrata. Sì perché le reflex digitali, normalmente, hanno il sensore in formato APS-C che ha un fattore di correzione di 1,6 rispetto al formato 35mm (quello che era della pellicola). Questo permette sì di risparmiare sugli obiettivi (le lenti a formato più piccolo costano di meno) e permette sì di risparmiare sul sensore (più è piccolo il sensore e meno costa) ma al contempo costringe a ridurre le focali esasperando le prospettive delle foto. Ora che ho comprato una reflex full frame, sono contento di essere tornato a un pieno formato e alle solite focali dove il 50mm è il “normale” e non un “medio tele”